Gravidanza: “un mondo di panze a tutto tondo”

La “panza” della gravidanza si sa, assume forme diverse.

Esistono le “panze” rotonde e quelle a punta.

Quelle piccole e quelle grandi.

Le “panze” sempre state basse e quelle sempre state alte.

Quelle “attraversate dalla linea nigra” e quelle che di linea non v’è più l’ombra, perché galeotte furono le voglie costanti di

ingurgitare per lo più, cibi proibiti per poter superare la prova bilancia…

Ma in ogni caso, qualsiasi esso sia l’aspetto, una donna in gravidanza non rappresenta l’emblema della

bellezza assoluta? La “panza” della gravidanza non è la forma incondizionatamente e imparagonabilmente

più bella che delinea il corpo di una donna?

Un corpo che deve fare spazio ad un altro, o due, o a quanti altri corpi la genetica, o Dio, o chi per esso

comandi, non è un corpo che va consacrato nella sua unicità?

La gravidanza è un mondo a sé. È una delle esperienze più sensazionali che precedono la nascita di una

madre.

Ebbene sì, di una madre, di una nuova donna, ancora prima di celebrare la nascita di un figlio.

Probabilmente si, ma non necessariamente.

Non è inconsueto sentire una donna in gravidanza, aver paura di come seno, glutei e fianchi possano modificarsi durante i nove mesi.

Non è tanto meno anormale, che si lamentino del proprio aspetto, perché non riescono a guardarsi in quella nuova versione di sé stesse modificata.

Noi donne siamo chiamate a qualcosa che per natura è riservato solo a noi.

Siamo “obbligate” a subire la metamorfosi dei nostri corpi, “per dare vita alla vita”.

Siamo le sole che debbano contrastare una serie sconfinata di emozioni che fanno a cazzotti tra di loro.

Possiamo avere il sacrosanto diritto di non essere sempre al TOP?!

Possiamo dare la colpa agli ormoni sé, il più delle volte anziché essere delle Candy Candy siamo più Dottor Jekyll e mister Hyde?!

Direi proprio di si, prendiamocelo questo diritto, anzi “pretendiamolo”, perché ci si aspetta da noi sempre il 200%.

Se deludiamo le aspettative, allora non siamo abbastanza forti, o abbastanza brave, o non siamo semplicemente abbastanza, per

una società in cui siamo chiamate a puntare alla perfezione.

Va da sé che la perfezione non sia di questo mondo, quindi è bene che continuiamo ad essere umane.

Senza rincorrere quei modelli aspirazionali che il mondo circostante ci impone e che per una innumerevole serie di ragioni,

non possono che crearci ulteriore disagio, semplicemente perché impossibili da raggiungere ..

Le nostre esperienze sulla gravidanza

Noi ad esempio, fisicamente parlando, nonostante avessimo sempre avuto una conformazione fisica simile,

durante la gravidanza abbiamo subito trasformazioni assolutamente diverse.

Una di noi due è stata una palla rotondeggiante in entrambe le gravidanze, e a palla aveva anche viso e

glutei. Giunta al termine rischiava, con del fuoco tra le gambe, di spiccare il volo come una mongolfiera.

L’altra invece aveva delle forme tenui. Una “panzetta” all’interno della quale la bambina si era adattata

perfettamente, senza troppe pretese. Una di quelle panze, che ti accorgi ci sia, solo se la vedi di profilo.

E questa è stata solo una piccolissima parte della trasformazione del nostro aspetto.

La parte delle sensazioni invece? Degli stati d’animo? Delle aspettative, quelle corrisposte e quelle meno?!

Entrambe ci siamo chieste se all’epoca delle nostre ere gravidiche fosse tutto idilliaco.

Eh no, non lo è stato affatto.

Una ha vissuto e affrontato la gravidanza, in uno dei periodi più tristi che sono già diventati storia,

durante la pandemia da Covid-19, in cui le ecografie e i controlli venivano eseguiti in solitudine, gli abbracci

erano finiti nel dimenticatoio insieme alle speranze di trovare lievito, uova e farina al supermercato. (https://essenzamamma.it/blog/ )

L’altra invece ha affrontato la prima gravidanza confinata in terra straniera, in Germania per l’esattezza,

lontana dai propri affetti, con cui poter condividere gioie e dolori di un momento così unico.

La seconda gravidanza invece, sempre nel periodo del Covid e di quello, ne è stato già tristemente parlato. (https://essenzamamma.it/blog/ )

No! non è stato idilliaco! Non è sempre stato bello.

Abbiamo avuto paura, ci siamo sentite sole, stanche e incomprese. Abbiamo riso a crepapelle e pianto

inconsolabilmente dopo neanche 10 secondi. Abbiamo accantonato vestiti che non entravano più.

Messo sveglie per ricordare l’acido folico. Lottato contro la stitichezza provocata dalle odiose pasticche di

ferro. Pregato ad ogni controllo che tutto procedesse nel verso giusto. Pianto in modo irrefrenabile quando

abbiamo sentito per la prima volta il loro cuore battere.

Abbiamo sognato, sperato e pregato di stringere finalmente i nostri figli tra le braccia.

Cosa siamo noi donne?

Noi donne siamo il motore che fa girare il mondo, perché la donna è forza, coraggio, sensibilità,

amorevolezza. Noi donne siamo tutto, anche se spesso lo dimentichiamo.

I papà sono straordinari per carità, ma volete mettere la donna. Quella che brama famelica le due linee

verticali di un test di gravidanza.

Quelle che con coraggio si sottopongono all’inverosimile pur di vederle comparire quelle due linee.

Quelle che sognano e piangono i loro bambini mai nati.

Ogni donna è un mondo e vive in un mondo in cui lotta a volte costantemente, contro lo spauracchio

dell’infertilità. Contro il dolore della perdita. Contro chi le incolpa di non sentirsi ancora pronte per diventare madri.

Quello di essenzAMamma allora diventa il mondo in cui, -donne-, che siate già mamme, o che vogliate esserlo, vi sentiate comprese, sostenute, felici e grate.

Una comunità in cui possiate sentirvi libere di esprimervi e raccontarvi, perché dall’altra parte, non ci sarà una mamma, bensì due, pronte ad ascoltarvi.(leggi art. https://essenzamamma.it/perche-un-blog-per-mamme/ )

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